La rosa rorida
dal pianto della notte
aspettava impaziente il sole
che oscurato da bizzarre nuvole
tardava ad asciugarle i petali.
Sapeva d’esser colta di lì a poco
era l’unica rimasta nel roseto
altre sorelle erano già state recise
ma la veste bagnata di rugiada
impediva il suo orgoglio di regina.
Chiese al vento di scuoterla
affinchè le perle d’acqua
scivolassero lungo lo stelo
ma un raggio di sole improvviso
irradiò il suo velluto rosso.
Sua Maestà era pronta
tronfia della sua bellezza
s’offriva fiera a lucente cristallo
che due mani maschili posavano
davanti ad un volto di donna
incorniciata d’argento.
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