Resta da vedere, o non vedere,
se il giorno che muore,
ci regala ancora un altro sogno,
prima di sparire dietro ancestrale nube,
che a suo conforto, e diletto
si sprigiona in lacrime e poi tuona,
sopra valli e inconoscibili giardini.
Ed è lì che troverai i tuoi misteri.
Le risposte al tuo dire e al tuo fare,
il concetto di esserci amati,
come scatola misteriosa e preziosa,
timido fardello della notte,
il mio passo verso te, nella tenebra che giunge.
Mi fai stare bene,
mi sento al sicuro,
lontana dal silenzio
a s s o r d a n t e,
c o n t r a s t a n t e,
delle passate memorie.
Sarà come carezzare le tue ali,
prima di spiccare il volo,
verso un universo i n d e f i n i b i l e,
verso il lampo imprevedibile,
accanto a un’aurora , discesa per noi,
a illuminarci il cuore, che non vede,
per raccontarci i suoi colori,
e per farci uscire fuori,
per dire buongiorno a un’altra vita!
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