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mercoledì 27 novembre 2024

𝐓𝐈 𝐓𝐑𝐀𝐒𝐅𝐎𝐑𝐌𝐈 𝐍𝐄𝐋 𝐆𝐄𝐍𝐈𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐔𝐎 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐍𝐄𝐑 𝐐𝐔𝐀𝐍𝐃𝐎…

(¯`*•.¸Momenti di VITA¸.•*´¯)
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𝐓𝐈 𝐓𝐑𝐀𝐒𝐅𝐎𝐑𝐌𝐈 𝐍𝐄𝐋 𝐆𝐄𝐍𝐈𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐔𝐎 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐍𝐄𝐑 𝐐𝐔𝐀𝐍𝐃𝐎…

Quando giustifichi i suoi errori dicendo a te stesso: “Lo faccio per amore.” No, non è amore. È paura. La paura di restare solo, la paura che, senza il tuo controllo, l’altro possa andarsene. Ma l’amore non ha bisogno di controllo, e nemmeno di giustificazioni.

Quando decidi cosa deve fare, cosa è giusto per lui o per lei. Quando credi di sapere meglio. Stai davvero amando, o stai esercitando il tuo potere?

Quando lo proteggi dalle conseguenze delle sue azioni, impedendogli di affrontare le sue responsabilità. Stai costruendo un bambino, non un compagno.

Quando correggi i suoi errori o pensi che, senza di te, sarebbe perso. In quel momento, stai dicendo: “Io valgo più di te. Io sono necessario, tu no.”

Quando lo rimproveri per come è fatto, quando raccogli le sue colpe, i suoi silenzi, i suoi fallimenti, e ti carichi tutto sulle spalle. Non per amore, ma per dimostrare a te stesso che sei indispensabile.

Quando credi che l’amore significhi sacrificio, quando ti pieghi per reggere l’altro mentre lui non fa lo stesso per te. Non c’è amore in una relazione così, solo un contratto tacito: “Io ti salvo, tu resti con me.”

E mentre fai tutto questo, il rispetto scivola via. L’altro non è più un compagno, ma una tua creazione, un figlio da educare, da controllare, da perdonare. E tu, da pari, sei diventato il suo genitore.

Ora chiediti: è davvero questo che vuoi?

Perché amare significa permettere all’altro di essere ciò che è. Non significa correggerlo, né salvarlo. Amare è restare accanto, senza aggiustare, senza dominare.

Ma questo richiede coraggio. Il coraggio di guardarti dentro, di vedere perché hai bisogno di sentirti indispensabile. Perché cerchi di colmare i tuoi vuoti trasformando il tuo partner in un figlio da accudire.

L’amore vero non è mai un gioco di potere. Non si basa su chi dipende da chi, ma su due adulti che scelgono di camminare insieme. Due esseri completi, con i loro limiti, che non cercano di “aggiustarsi” a vicenda.

Se vuoi un compagno, allora smetti di educarlo. Inizia a rispettarlo. Lascia andare il bisogno di controllo, e permetti a entrambi di essere liberi.

Ma prima di tutto, guarda dentro di te. Perché non potrai mai amare davvero un altro, fino a quando non avrai imparato ad amare te stesso.



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